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Nuove funzionalità per il sistema storage Tesla Powerwall

Tesla ha reso disponibili nelle settimane scorse dei nuovi aggiornamenti over-the-air per il sistema storage Powerwall che permettono di sfruttare nuove funzionalità.

Con i questi aggiornamenti, e con l’unità Backup Gateway 2, Powerwall gode ora di nuove funzioni. Recentemente infatti, è stata integrata anche in Italia la funzione Backup: in caso di blackout, il sistema Powerwall configurato con il Backup Gateway 2 disconnette immediatamente l’utenza domestica dalla rete e ripristina l’energia in casa. Contrariamente ad un impianto fotovoltaico tradizionale, che durante un blackout tipicamente si spegne per evitare che l’energia elettrica ritorni in rete, grazie al Backup Gateway 2, il solare può continuare a funzionare (se monofase). Powerwall può rilevare l’interruzione della fornitura elettrica, scollegarsi dalla rete e riportare la corrente in casa utilizzando l’energia accumulata, il tutto in appena un secondo.

L’app Tesla manda notifiche ogni volta che Powerwall si disconnette e riconnette alla rete, permettendo di gestire i propri consumi ed estendere la copertura di backup fino a più di ventiquattro ore. Inoltre, quando Powerwall è accoppiato ad un impianto fotovoltaico monofase può continuare a ricaricarsi.

Altra funzione aggiunta di recente è quella del Controllo per Fasce Orarie: se il piano tariffario dell’energia varia in base all’orario, Powerwall può tenerne conto per massimizzare i risparmi. In base al variare del costo dell’energia elettrica proveniente dalla rete, Powerwall ottimizza le fasi di carica e scarica.

Sempre dall’app, si può personalizzare la modalità di Powerwall, scegliendo tra l’uso Bilanciato e il funzionamento Riduzione dei Costi: la prima modalità utilizza l’energia accumulata per alimentare la casa e massimizzarla nei momenti in cui l’energia dalla rete costa di più e durante l’utilizzo notturno. La modalità di riduzione dei costi, invece, consentirà a Powerwall di ricaricarsi anche dalla rete quando l’energia costa meno, per avere piena autonomia durante le ore in cui l’energia è più costosa.

Fonte: SolareB2B https://www.solareb2b.it/tesla-storage-funzionalita/

 

Ora disponibile la maxi batteria Tesla con funzione backup

Alimentazione continua durante un blackout

Powerwall è in grado di rilevare un blackout, scollegarsi dalla rete e ripristinare automaticamente l’alimentazione dell’abitazione in una frazione di secondo. Non ti accorgerai neanche che si è verificato un blackout. Le luci e i dispositivi continueranno a funzionare senza interruzione. Se disponi di pannelli solari e Powerwall, i pannelli continueranno ad alimentare la casa e a caricare Powerwall. Senza Powerwall, i pannelli solari si disattiveranno durante un blackout.Stimiamo il periodo di tempo in cui la casa continuerà ad essere alimentata durante un blackout in base alle dimensioni della casa indicate e ai dispositivi di cui si è scelto di fare il backup, secondo quanto indicato dai dati nazionali. Con l’energia solare, la carica di Powerwall si esaurirà solo quando il consumo di energia domestico è maggiore della produzione di energia solare. La nostra stima è pari a un massimo di 7 giorni da considerare in vista di eventuali giorni nuvolosi che possono influenzare la produzione di energia solare.

Regolatore per accumuli termici Smart Energy di SolarEdge

Progettato per utilizzare automaticamente l’energia solare in eccesso e alimentare gli impianti di riscaldamento dell’acqua sanitaria, il regolatore per accumuli termici Smart Energy può aiutare a rendere più’ redditizio l’investimento oltre il semplice fotovoltaico:

Accesso al Conto Termico 2.0

Conto Termico 2.0: l’incentivo che fa risparmiare e che promuove l’energia termica rinnovabile

Il Conto Termico è un meccanismo di sostegno che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, introdotto con il D.M. 28/12/2012 e successivamente potenziato dal D.M. 16/02/2016 (cd. “Conto Termico 2.0”).

Chi può richiedere i contributi del nuovo Conto Termico? Quali interventi sono incentivati?

L’incentivo può essere richiesto sia dalle Pubbliche Amministrazioni (PA) che da Soggetti Privati (quali imprese o persone fisiche) e gli interventi risultano essere molteplici:

  1. Interventi di incremento dell’efficienza energetica. Dedicati alle sole PA (incluse le cooperative di abitanti e le cooperative sociali), comprendono:
  • l’isolamento termico delle superfici opache;
  • la sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi;
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione;
  • l’installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
  • la trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero” (nZEB);
  • la sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti;
  • l’installazione di tecnologie di building automation.
  1. Interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Soluzioni per le quali possono beneficiare del contributo sia le PA (incluse le Cooperative di Abitanti e le Cooperative Sociali) che i Soggetti Privati, comprendono:
  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore elettriche o a gas, sistemi ibridi a pompa di calore o generatori a biomassa (potenza massima ≤000 kWt, ad esclusione dei sistemi ibridi a pompa di calore);
  • l’installazione di impianti solari termici (superficie solare lorda ≤500 m²);
  • la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

A seconda degli interventi realizzati, è possibile percepire un contributo:

  • fino al 40% delle spese sostenute per gli interventi di isolamento termico, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
  • fino al 50% delle spese sostenute per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F ed al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
  • fino al 65% delle spese sostenute per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB);
  • fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
  • fino al 100% delle spese sostenute dalle PA o dalle ESCo che operano per loro conto per l’esecuzione della Diagnosi Energetica (DE) e la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ove previste dalla normativa; il contributo si riduce al 50% nel caso di spese sostenute da soggetti privati, cooperative di abitanti, cooperative sociali o ESCo che operano per loro conto.

L’incentivo è cumulabile o alternativo alla detrazione fiscale?

Il Conto Termico non è cumulabile con altri incentivi statali (ivi incluse le detrazioni fiscali), ad eccezione dei fondi di rotazione, fondi di garanzia e contributi in conto interesse.

A differenza però dei Soggetti Privati, delle Cooperative di Abitanti e delle Cooperative Sociali, le PA possono cumulare il Conto Termico con altri incentivi statali, nei limiti di un finanziamento massimo percepito pari al 100% delle spese.

Come viene erogato?

L’erogazione dell’incentivo è in capo al Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE) ed avviene in rate annuali costanti pari a 2 oppure 5 anni in funzione delle taglie e delle categorie di interventi. Tuttavia, per valori del beneficio complessivamente riconosciuto non superiori a 5.000 €, la corresponsione avviene in un’unica rata. Le PA, inoltre, possono richiedere l’erogazione una tantumindipendentemente dagli importi.

Il meccanismo prevede che la richiesta del Conto Termico possa essere effettuata attraverso due modalità:

  • accesso diretto: entro 60 giorni dalla fine lavori;
  • con prenotazione (per le sole PA e per le ESCo che operano per loro conto): prima che gli interventi vengano realizzati, ottenendo un acconto all’avvio lavori ed un saldo a lavori conclusi, qualora si sia in presenza di:

Al fine di semplificare la modalità di accesso diretto, il GSE aggiorna e pubblica periodicamente il “Catalogo degli Apparecchi Domestici”: un elenco di tecnologie di piccola taglia la cui installazione permette di snellire l’iter di presentazione della richiesta di incentivo.

Quali sono i vantaggi?

La recente introduzione delle modalità semplificate per il conferimento a terzi del mandato irrevocabile all’incasso dell’importo totale degli incentivi riconosciuti, permette a chi sostiene le spese dell’intervento di cedere l’incentivo direttamente ad un altro soggetto da lui indicato (ad esempio, il proprio fornitore).

Conseal Energia Esco può’ supportare i propri clienti nella redazione delle pratiche e la trasmissione al GSE della richiesta di incentivo.

VARTA pulse

Grazie al concetto “storage all in one” si può inserire in qualsiasi impianto esistente ma anche nuovo senza badare alla tipologia di impianto fotovoltaico.

Filosofia “one man one hour”, grazie alle pratiche connessioni esterne plug&play ed al sistema intuitivo di configurazione un unica persona in un ora è in grado di installare, configurare e rendere immediatamente operativo il VARTA pulse.

1) Compatto e moderno

Dimensioni minime e peso ridotto per uno storage fino a 6 kWh, spazio necessario a parete di circa 70×70 cm e spessore 20 cm per soli 65 kg di peso.

2) Sistema modulare

Si possono inserire in unico impianto fino a 5 VARTA pulse raggiungendo nella massima configurazione 30 kWh così da adeguare l’impianto a esigenze future per una casa completamente elettrica.

3) Connesso alla rete

Web server integrato per la programmazione di contatti ausiliari esterni per automatizzare carichi come boiler ACS ed elettrodomestici. Grazie all’APP dal design pulito tutti i dati essenziali sono disponibili nel palmo della mano.

4) Sicuro e garantito

Affidabile e garantito da VARTA, azienda storica con 130 anni di storia produttrice di batterie e leader di mercato nelle micro batterie agli ioni di litio.

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SUPER AMMORTAMENTO 140% Una grande opportunità per installare il fotovoltaico nel 2017

La circolare n. 4/E del 30 marzo 2017, redatta congiuntamente da Agenzia delle Entrate e Ministero dello Sviluppo Economico (LEGGI TUTTO), fornisce chiarimenti anche in merito al super ammortamento degli impianti fotovoltaici ed eolici.
In particolare, viene chiarito quale sia il trattamento fiscale dei costi sostenuti per le centrali fotovoltaiche ed eoliche contabilizzati capitalizzando i costi relativi alla componente immobiliare della centrale, iscritti alla voce “Fabbricati” (ammortamento civilistico con aliquota del 4 per cento) e i costi riguardanti la componente impiantistica della centrale, iscritti alla voce “Impianti e Macchinari” (ammortamento civilistico con aliquota del 9 per cento).
Nella circolare si osserva che “le disposizioni sul super ammortamento (articolo 1, commi 91 e seguenti, della legge n. 208 del 2015) consentono di dedurre, ai fini delle imposte sui redditi, ammortamenti pari al costo di acquisizione del bene aumentato del 40 per cento, escludendo dall’ambito applicativo dell’agevolazione, per quanto qui interessa, gli investimenti in:
– beni materiali strumentali per i quali il decreto del Ministro delle finanze 31 dicembre 1988 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%;
– fabbricati e costruzioni.”

BONUS 40% ANCHE PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI. “Con riferimento agli impianti fotovoltaici, si ricorda che il bene ammortizzabile è stato considerato in maniera “unitaria” dalla circolare n. 36/E del 19 dicembre 2013 e, poiché la tabella ministeriale non prevede alcun coefficiente di ammortamento specifico, lo stesso è stato individuato in via interpretativa applicando il principio secondo il quale per i beni non espressamente previsti nella tabella si applicano i coefficienti previsti per beni appartenenti ad altri settori produttivi che presentano le stesse caratteristiche.
Conseguentemente, la predetta circolare n. 36/E ha attribuito il coefficiente di ammortamento del 9 per cento ai soli impianti qualificabili come “beni mobili” in quanto equiparabili alle centrali termoelettriche, mentre ha attribuito il coefficiente del 4 per cento, previsto per i fabbricati destinati all’industria, agli impianti qualificabili come “beni immobili”.
La medesima circolare ha inoltre affermato che le soluzioni prospettate sono applicabili, per quanto compatibili, anche agli investimenti nell’eolico.
E’ necessario, tuttavia, esaminare gli effetti che su tale impostazione produce l’introduzione della norma concernente i cc.dd. “imbullonati”.
La disposizione contenuta nell’articolo 1, comma 21, della legge n. 208 del 2015 stabilisce che “A decorrere dal 1º gennaio 2016, la determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E, è effettuata, tramite stima diretta, tenendo conto del suolo e delle costruzioni, nonché degli elementi ad essi strutturalmente connessi che ne accrescono la qualità e l’utilità, nei limiti dell’ordinario apprezzamento. Sono esclusi dalla stessa stima diretta macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.
Al riguardo, la circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016 ha precisato che tale norma, nel disporre l’esclusione dalla stima catastale di “macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”, estromette dal calcolo della rendita catastale quelle componenti, di natura essenzialmente impiantistica, che assolvono a specifiche funzioni nell’ambito di un determinato processo produttivo e che non conferiscono all’immobile una utilità comunque apprezzabile, anche in caso di modifica del ciclo produttivo svolto al suo interno. Tali componenti sono, pertanto, da escludere dalla stima, indipendentemente dalla loro rilevanza dimensionale.

La circolare in questione ha affermato che non sono più oggetto di stima, a titolo esemplificativo, i pannelli fotovoltaici (ad eccezione di quelli integrati nella struttura e costituenti copertura o pareti di costruzioni) e gli aerogeneratori (rotori e navicelle).
La successiva circolare n. 27/E del 13 giugno 2016 ha affermato che, per gli impianti fotovoltaici dichiarati autonomamente in catasto, vanno considerate, tra le componenti immobiliari oggetto di stima per gli impianti a terra, il suolo, gli eventuali locali tecnici che ospitano i sistemi di controllo e trasformazione e le sistemazioni varie, quali eventuali recinzioni, platee di fondazione, viabilità, ecc., posti all’interno del perimetro dell’unità immobiliare”.

IMPIANTI EOLICI. “In merito alla trattazione catastale delle torri di sostegno degli aerogeneratori delle centrali eoliche, la citata circolare n. 27/E ha chiarito che le caratteristiche tipologico-costruttive di tali strutture, nelle quali è possibile riconoscere i caratteri della solidità, della stabilità, della consistenza volumetrica, nonché della immobilizzazione al suolo, portano ad annoverare le stesse tra le “costruzioni” e, come tali, quindi, da includere nella stima diretta finalizzata alla determinazione della rendita catastale della centrale eolica.
Pertanto, vanno considerate, tra le componenti immobiliari oggetto di stima catastale, il suolo, le torri con le relative fondazioni, gli eventuali locali tecnici che ospitano i sistemi di controllo e trasformazione e le sistemazioni varie, quali recinzioni, viabilità, ecc., posti all’interno del perimetro dell’unità immobiliare, mentre gli elementi di natura impiantistica sono esclusi da detta stima.
Alla luce della novità legislativa introdotta dal citato comma 21, si ritiene che le componenti impiantistiche, escluse dalla determinazione della rendita catastale degli immobili ospitanti le centrali fotovoltaiche ed eoliche, non possano essere considerate “beni immobili” nel senso inteso dalla circolare n. 36/E del 2013 ai fini della determinazione dell’aliquota di ammortamento.
Di conseguenza:
– ai costi relativi alla componente immobiliare delle centrali fotovoltaiche ed eoliche risulterà applicabile l’aliquota di ammortamento fiscale del 4 per cento prevista dalla circolare n. 36/E per i beni immobili;
– ai costi relativi alla componente impiantistica delle centrali fotovoltaiche ed eoliche risulterà applicabile l’aliquota di ammortamento fiscale del 9 per cento prevista dalla circolare n. 36/E per i beni mobili.
I contribuenti potranno quindi fruire del super ammortamento, qualora ve ne siano i presupposti, solo sulle componenti impiantistiche delle centrali fotovoltaiche ed eoliche in quanto tali componenti non rientrano nelle ipotesi di esclusione previste dall’articolo 1, comma 93, della legge di stabilità 2016 (investimenti in fabbricati e costruzioni o in beni materiali strumentali che hanno coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%)”.

Fonte: Casa&Clima.com

BANDO REGIONE PIEMONTE Contributo per l’efficienza energetica nelle PMI

La Regione Piemonte ha emanato un bando di 50 milioni di € per l’efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese PMI (piccole e medie), questi gli interventi ammissibili:
  1. interventi di efficienza energetica
  2. interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili (solare termico, fotovoltaico, biomassa e pompe di calore, la cui energia prodotta sia interamente destinata all’autoconsumo nell’unità locale).

Il bando eroga fino al 20% di contributi a fondo perduto e l’80% di finanziamento a tasso zero, fino a coprire il 100% dell’investimento e rappresenta un’ulteriore opportunità per supportare i propri clienti PMI che stessero valutando interventi di efficientemento.

In alternativa (poiché non cumulabile) si può optare per le detrazioni fiscali del 65% (da detrarre sull’IRES delle imprese oltre che sull’IRPEF delle persone fisiche) e per il nuovo conto termico.

Steca Tarom: qualità tedesca per la regolazione di carica

Steca Tarom è il regolatore di carica di qualità tedesca per elevate potenze e tensione fino a 48V. La nuova versione di Steca Tarom stabilisce nuovi parametri per questa classe di potenza. Il display grafico fornisce all’utente informazioni sui dati principali dell’impianto e consente la configurazione e l’adattamento del regolatore alle esigenze specifiche del singolo impianto.

Le numerose funzioni pratiche permettono all’utente di adattare il regolatore alle caratteristiche specifiche del proprio sistema. Il significativo miglioramento della determinazione dello stato di carica consente una regolazione ottimale del sistema e garantisce la protezione delle batterie. Il regolatore di carica Steca Tarom costituisce la scelta preferenziale per sistemi con potenze fino a 2400 Wp su tre livelli di tensione (12 V, 24 V, 48 V).

Il data logger integrato memorizza tutti i dati fondamentali dell’impianto che possono essere letti dall’interfaccia aperta Steca RS232. Come opzione può essere collegato un sensore esterno di temperatura.

Sono disponibili due contatti addizionali di commutazione che possono essere liberamente configurati come timer, per l’illuminazione notturna, per l’avvio dei generatori o per la gestione delle eccedenze.

Tutti i prodotti Steca per il solare sono disponibili in pronta consegna presso il:  store.consealenergia.it.

Sistemi di ricarica per e-car: Mennekes

I professionisti del fotovoltaico possono aprirsi nuove opportunità di business anche nei sistemi di ricarica per la mobilità elettrica.

Percorso di formazione per i sistemi di ricarica

Seguendo il percorso proposto da VP Solar in collaborazione con Mennekes, gli installatori possono acquisire il know-how per proporsi per l’installazione di colonnine e wall-box, addentrandosi nelle diverse tecnologie e modalità per la ricarica di veicoli elettrici, conoscendo hardware e software coinvolti e gli stretti legami coi sistemi fotovoltaici e con quelli per l’accumulo.

Il percorso a più step prevede inizialmente la partecipazione all’Innovation Energy Day; le prossime tappe sono programmate a Napoli il 18 Maggio, Torino il 23 Maggio, Milano il 24 Maggio, Bari il 6 Giugno e Catania il 7 Giugno.

Successivamente agli interessati è proposto un corso tecnico teorico e pratico presso la sede di VP Solar programmato per il 12 Giugno per completare il percorso di formazione a diventare Mennekes Partner con il corso finale per la qualifica presso la sede dell’azienda tedesca.

Qualifica prestigiosa con l’azienda leader mondiale nei sistemi di ricarica

A fine marzo i primi installatori VP Solar hanno completato il percorso formativo, raggiungendo la prestigiosa qualifica.

Mennekes infatti è considerata l’azienda leader mondiale nella produzione di sistemi di ricarica, col riconoscimento avvenuto nel 2014 da parte del Parlamento Europeo di Mennekes tipo 2 come standard per gli alimentatori a innesto in tutta Europa.

Arriva in Italia VARTA Storage monofase

Arriva in Italia Pulse, il nuovo sistema monofase di VARTA Storage, dopo il successo riscontrato da quello trifase, tanto nel nostro paese, quanto in Germania, Austria, Svizzera e negli altri mercati.

VARTA storage: sistemi di accumulo “all-in-one”

VARTA è la storia della batteria: 130 anni di sviluppo e produzione di sistemi di accumulo per ogni tipologia di applicazione.

VARTA Storage propone sistemi di accumulo residenziale ed industrialeall-in-one”, comprendenti sia le batterie al Litio che l’hardware e il software per un controllo ottimale dei cicli di carica e scarica, coerentemente con la produzione di energia dal fotovoltaico e i profili di consumo dell’utenza.

Le prestazioni, l’affidabilità e la competitività hanno già reso le soluzioni di VARTA Storage fra le più richieste dal cliente finale che apprezza anche il valore e la storia del brand.